Putin: dedollarizzare l'economia dell'Unione Economica Euroasiatica

Putin ha presentato, sulla base degli accordi sottoscritti nel dicembre del 2014 con gli altri partner della UEE (Unione Economica Euroasiatica a cui aderiscono oltre la Russia, l'Armenia, Kazachastan. Bielorussia, Kirghizia) una proposta di legge per "dedollarizzazione" degli scambi commerciali all'interno dell'Unione, con il passaggio alle valute nazionali dei paesi aderenti entro il 2025-2030.

Attualmente gli scambi all'interno di questa area economica avvengono per quasi il 50% in dollari o in euro e ciò produce elementi di dipendenza verso il paesi emettitori.

Gli accordi prevedono anche la creazione di un sistema di carte di credito dei paesi dell'Unione.

La Russia sta operando da tempo per "dedollarizzare" l'economia mondiale ma questo processo dipende in gran parte dalla Cina. Comunque gli accordi di energetici recentemente siglati tra Russia e Cina prevedono scambi nelle rispettive monete nazionali.

Il dollaro continua ad essere oggi la valuta dominante nel mondo degli scambi commerciali con il 62,9% ma ha perso quasi il 10% negli ultimi anni.