Sorpresa: i comunisti russi vogliono proibire la falce e martello
A sorpresa il Partito Comunista della Federazione Russa vuole proibire l'uso della falce e il martello e della stella sovietica. I comunisti russi hanno infatti presentato alla Duma una proposta di legge che prevede l'inasprimento delle sanzioni (anche penali) contro chi "utilizza e deliberatamente distorce i simboli dello Stato" tra cui quelli sovietici. Anche la distorsione dell'Inno sovietico e russo dovrà essere punita pesantemente. L'iniziativa ha provocato qualche ironia, visto che i comunisti dovrebbero essere i primi oppositori della proprietà privata in generale e nell'era di internet anche di quella intellettuale. Ma i comunisti russi fanno maledettamente sul serio e chiedono pene fino a cinque anni di carcere per chi usa in modo ironico e umiliante i simboli del potere comunista oltre che quelli dell'attuale Stato anche se è evidente che non esiste continuità politico-giuridica tra lo Stato sovietico e la Federazione Russa nata nel 1991.
Chissà se si dovranno perseguire anche oltre confine chi non rispetterà tale divieto. Dopo essere stata internazionalista, la simbologia comunista si trasformò in simbolo di uno stato nazionale. Proibendo magari anche la produzione di magliette e souvenir, la si vorrebbe far diventare ora una penosa questione di marchi registrati.